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Fattori
Fattori, Giovanni (Livorno 1825 - Firenze 1908), pittore italiano, tra i più importanti rappresentanti
del gruppo dei
macchiaioli. Figlio di un modesto cardatore di canapa, si trasferì ventunenne a Firenze, dove entrò
all'Accademia di belle arti. Fondamentale nel suo personale percorso di formazione artistica fu
l'osservazione della campagna e l'esplorazione dei dintorni di Firenze: atmosfere e paesaggi toscani
lo indussero ad avviare una ricerca coloristica e formale propria, che gli apparisse finalmente adatta
alla sua percezione della realtà naturale.
A Firenze divenne presto un habitué del Caffè Michelangelo, luogo d'incontro dei macchiaioli,
e si inserì attivamente nel gruppo. Si esercitò nel disegno, appassionandosi ad alcuni soggetti ricorrenti
(ad esempio, cavalli). Dopo una serie di ritratti e quadri a carattere storico-risorgimentale (Il
campo italiano dopo la battaglia di Magenta, 1861, Galleria d'arte moderna, Firenze), dominati dal
chiaroscuro, impresse una svolta alla sua maniera pittorica enfatizzando la presenza del colore, steso
in larghe campiture giustapposte. Esemplare di questa nuova maniera è La rotonda di Palmieri
(1866, Galleria d'arte moderna, Firenze), in cui la potenza degli effetti di luce si fonda sui calibrati
accostamenti di toni e colori, distribuiti in macchie quasi uniformi.
Fattori, che raramente lasciò Firenze, era solito dipingere in studio, ricostruendo a memoria paesaggi
osservati anche molti anni addietro, di cui ricordava i minimi dettagli. Soggetti prediletti furono
soldati, figure di calda umanità colte in atteggiamenti spontanei, contadini, butteri, buoi all'aratro,
cavalli: Diego Martelli a Castiglioncello (1866-1870, collezione Jucker, Milano), Carro con
buoi
(1870, Galleria d'arte moderna, Milano), I butteri (1893, Museo Fattoriano, Livorno). Fattori
sosteneva che per il suo lavoro aveva bisogno di mezzi molto semplici: tele, tavole di legno e pochi
colori, quelli fondamentali.
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1825-1908
Livorno
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